Canelli-Stemma

CANELLI

cenni essenziali:

Canelli (Canej in piemontese)

le "cattedrali sotterranee" dei paesaggi vitivinicoli

le “cattedrali sotterranee” dei paesaggi vitivinicoli (c) Bosca 

E’ un comune italiano di circa 10.000 abitanti della provincia di Asti, in Piemonte. Sindaca della città è Roberta Giovine, v.sindaco Mauro Stroppiana.

Contende a Nizza Monferrato il titolo di secondo centro più importante della provincia dopo Asti. E’ situata sul primo aprirsi della valle del torrente Belbo, su una modesta porzione di pianura e due grandi aree collinari (separate dall’asse del Belbo), che rappresentano l’uno le ultime propaggini della collina astigiana di riva destra del Tanaro e l’altra le prime pendici della Langa vera e propria. Il 22 giugno 2014 Canelli e l’Asti Spumante vengono proclamati patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, parte integrante del territorio del Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.

STORIA ED ECONOMIA

Il territorio di Canelli in epoca preistorica fu sede di numerosi insediamenti dei Liguri Statielli. In epoca romana si sviluppò un primo centro di una certa importanza, attorniato da numerosi fondi rustici dove già si coltivava la vite. A tal proposito sono emersi numerosi ritrovamenti di epoca romana tra cui quattro steli incise destinate a essere collocate nel lapidarium istituito presso la chiesa di San Rocco.

Canelli rifiorì a partire dall’Alto Medioevo, tanto che già nell’anno 961 viene definita con il nome di civitas. Verso la metà dell’XI secolo vi si installano i discendenti dei Conti di Acqui danno vita al Consortile di Canelli, comprendente anche numerosi comuni del circondario. Nel 1235 i signori del consortile si sottomettono alla Repubblica di Asti e Canelli, ininterrottamente sino ad oggi, seguirà le vicende storiche dell’Astesana. Le potenti famiglie astigiane degli Asinari e degli Scarampi ne terranno il feudo, questi ultimi elevandolo al titolo di marchesato.

Tra il XVI e il XVII secolo, Canelli, avamposto e baluardo contro il Monferrato fu teatro di innumerevoli episodi bellici tra cui il più noto ad essere ricordato è l’Assedio di Canelli del 161. Le sue definitive fortune iniziarono alla fine del XVIII secolo, quando si sviluppò l’industria enologica del Moscato d’Asti e dell’Asti Spumante, ancora oggi una delle principali risorse della città.

Il 22 giugno 2014 Canelli e l’Asti Spumante vengono proclamati patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, parte integrante del territorio del Paesaggio vitivinicolo del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato.

Chi pensa a Canelli pensa al vino, e giustamente è una tradizione antichissima per le colline canellesi. La storia economica dei colli tra Langa e Monferrato procede da secoli con l’evoluzione del mondo del vino. Canelli, sede di storiche aziende vinicole (Gancia, Luigi Bosca, Riccadonna, Tosti-Giovanni Bosca, Contratto, Coppo, Ramazzotti, ect…), ha vissuto negli ultimi cento anni una importante svolta che ha visto la trasformazione del settore enologico piemontese in una vera e propria industria produttiva. A partire dagli anni 1950 iniziano ad affermarsi i primi grandi nomi delle industrie meccaniche rivolte specialmente all’enologia. Dal 2014, anno di riconoscimento del centro storico di Canelli e delle sue quattro “cattedrali sotterranee” quali Patrimonio dell’Umanità, Canelli ha avuto un forte sviluppo turistico.

La coltura della vite era già largamente diffusa a Canelli nell’epoca romana, come testimoniato dai numerosi ritrovamenti archeologici. Dopo un periodo di stasi conobbe nuovo impulso a partire dal XIII^ secolo, quando iniziò ad affermarsi sempre più decisamente la coltivazione del Moscato bianco, che prese poi l’appellativo “di Canelli”.

Vitigni: Moscato, Barbera, Dolcetto, Cortese, Chardonnay.

Principali vini e denominazione: VINI D.O.C.G. (di origine controllata e garantita): Canelli, Moscato d’Asti, Asti Spumante, Barbera d’Asti; VINI D.O.C. (di origine controllata): Dolcetto d’Asti, Cortese Alto Monferrato, Freisa d’Asti

PRINCIPALI ATTRATTIVE ARTISTICHE E TURISTICHE

Il Castello, oggi di proprietà della famiglia Gancia, verso la metà del seicento ha sostituito l’imponente maniero medievale distrutto nel 1617 durante la guerra contro il Monferrato. Le parrocchiali di San Tommaso e San Leonardo si impongono per la qualità degli arredi, mentre le confraternite barocche di San Rocco e dell’Annunziata sono piccoli gioielli architettonici. Splendido il Centro Storico aggrappato alla collina, ricco di scorci e suggestioni antiche. Da Castello si dipartono meravigliose strade panoramiche, da cui è possibile godere vedute mozzafiato sull’Astesana verso Nord, sulle Langhe a Sud. L’aspetto più caratteristico che dona a Canelli una originalità, unica in Italia, è anche quello meno visibile: si tratta dell’esteso patrimonio architettonico delle cantine canellesi, vere “cattedrali sotterranee”. Queste si snodano sotto tutta la città sprofondandosi per più piani nelle viscere delle colline, creando ambienti suggestivi. Quattro di queste “cattedrali sotterranee” (Bosca, Gancia, Contratto e Coppo) sono state dichiarate nel 2014 Patrimonio dell’Umanità.

Numerose le espressioni della religiosità cristiana: le chiesa parrocchiali di s. Tommaso (già presente nel sec. XII e ricostruita nel XVII), quella di san Leonardo (anch’essa di origine medievale) e quella dedicata al Sacro Cuore (di inizio ‘900).

A  Canelli e zona opera l’ “Associazione Memoria Viva”, nata nel 2004 per racogliere e valorizzare la memoria locale, con particolare attenzione ai temi della guerra e della Resistenza, della deportazione e della shoah, ed uno specifico impegno per la educazione costituzionale resistenza.

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 materiali su PERCON relativi a Canelli
Il castello Gancia che domina Canelli

Il castello Gancia che domina Canelli

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risorse e collegamenti esterni
  1. I.Albenga (a cura di), Gli Statuti di Canelli, S.Stefano Belbo, Fabiano ed., 1997
  2. Giovine-Gallese-Garrone-Cuniberti, Dalla storia… studiamola a partire dall’assedio di Canelli, Acqui T., EIG, 2004
  3. A. Fabiano (a cura di), Canelli in cartolina 1900-1950. Storia per immagini di una città operosa, Soluzioni stampa, Canelli, 2016
  4. Sito ufficiale del Comune di Canelli 
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