CARTOSIO
cenni essenziali:
Cartosio (Cartòs in piemontese)
è un comune italiano di 734 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte.Il sindaco è Mario Morena, v.sindaco M.Teresa Zunino. Il Comune fa parte della Comunità Montana “Suol d’Aleramo”.
Collocato su un’area prevalentemente collinare (collegata all’Appenino Ligure), il territorio è attraversato dal torrente Erro, con ampie distese boschive e zone coltivate.
Anticamente abitato dai Liguri Stazielli, il territorio di Cartosio venne romanizzato nel secondo secolo a.C. insieme a tutta l’area acquese. La fonte dell’acquedotto costruito dai Romani per servire la città di Acqui si trovava nel territorio di Cartosio, già allora coltivato. Vi sono tracce di un insediamento nell’Alto medioevo, indicato come “Borgo” (dove ora è la chiesa di san Pietro, considerata la prima dell’area). Esso rientrava nella Marca Aleramica; passò poi sotto il controllo dei Marchesi di Ponzone e poi -nel XII secolo- degli Asinari, famiglia astigiana che ne mantenne il possesso fino al XVIII secolo, come parte del Marchesato del Monferrato.
Risale al XII secolo la imponente Torre sulla piazza principale del paese, dove venne costruito un quartiere militare. Cartosio svolgeva all’epoca un ruolo di grande rilievo come snodo della strada che collega l’Acquese alla costa ligure (verso Albisola), importante per il commercio del sale, dell’argilla, del vino. Il paese, sviluppatosi intorno alla piazza della Torre, dopo il progressivo abbandono del nucleo di “Borgo”, rimase sotto la giurisdizione dei marchesi del Monferrato Paleologi e poi Gonzaga fino al 1708, con il passaggio di tutta la zona ai Savoia. La famiglia Asinari rimase feudataria della zona di Cartosio. Dopo la conquista napoleonica passò sotto il controllo dei francesi, inserita nel dipartimento di Montenotte, ritornando a far parte del Regno piemontese dopo il 1815, costituedosi come Comune, in luogo del precedente feudo.
L’ampia chiesa parrocchiale, dedicata a sant’Andrea, costruita forse ancor prima del 1600, con diversi altari settecenteschi, venne affrescata a inizio ‘900 dal pittore Lorenzo Lajolo. Oltre una decina di altre chiese e cappelle di culto segnalano nelle varie frazioni la capillare presenza cristiana nel territorio.
Il paese venne colpito da un’epidemia di colera nel 1836, che ridusse drasticamente la popolazione. La ripresa e lo sviluppo nel corso dell’Ottocento portarono al livello massimo di abitanti all’inizio del XX secolo (1.471 residenti al censimento del 1911). Un progetto ferroviario di fine ‘800, che prevedeva una stazione a Cartosio nel collegamento tra Acqui – Sassello – Albisola, non venne realizzato.
Già dagli anni Trenta si avviava il declino demografico del paese, che nel 2021 ha registrato 720 abitanti. Nel corso della 2° guerra mondiale, operarono in zona alcuni gruppi partigiani, mentre il paese ospita famiglie ebraiche, che sfuggono alla deportazione grazie alla solidarietà locale. A Cartosio è sepolto Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea Costituente.
Recenti restauri hanno reso visitabile la Torre, nei pressi della quale è collocato il monumento ai caduti.
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risorse e collegamenti esterni
- Sito ufficiale del Comune di Cartosio
- la pagina su https://it.wikipedia.org/wiki/Cartosio
- C Padovano, Storia di un paese dell’Alto Monferrato, 1994.
- Pernice – Luigi Moro, La torre medioevale di Cartosio. Restauro, Piazza Ed., 1993,
- Assandri – R.Morena – O.Rossi – P.Rossi., Territorio, costumi e civiltà contadina a Cartosio, EIG, 2010.
- G.Baldino, Al mare con il treno passando da Sassello, in “Iter”, n.49/2024