MONTECHIARO
cenni essenziali:
Montechiaro d’Acqui (Monciar o Munciòr in piemontese)
è un comune italiano di 500 abitanti della provincia di Alessandria (censimento 2021). E’ sindaco Matteo Monti, assessore Marina Levo.
Il territorio segnala tracce di uno di quegli insediamenti molto antichi, detti “castellari”, che risale alla fine dell’età del bronzo, abitato dai Liguri Stazielli (XI e X secolo).
La dislocazione dei paese in due nuclei è un evidente riflesso della sua storia. Il nucleo di Montechiaro Piana ha probabilmente una origine antica, abitato lungo la strada romana (forse una stazione di posta), poi abbandonato e nuovamente sviluppatosi dall’età moderna ad oggi in relazione alla strada verso la Liguria e poi alla ferrovia, con attività commerciali, artigianali e la fornace. Il nucleo di Montechiaro Alto, anch’esso antico, è legato a periodi più difficili, quando gli abitanti fortificarono le alture, con il castello (poi distrutto dagli spagnoli nel Seicento). Da qui la vista spazia sia sulla valle Bormida che sulla valle Erro.
Di particolare interesse, sul piano storico e religioso, è la vicenda della Pieve di Montechiaro, dedicata a Maria, le cui tracce risalgono al X secolo (quando il luogo era chiamato Cauro). Intorno al XII secolo si sviluppa il borgo alto di Mons Cauri (da cui Montechiaro). Le vicende successive sono assai complesse con numerosi passaggi di giurisdizione: Alessandria, Milano, Canelli, marchesi Del Carretto, gli Scarampi, fino ai Gianazzo di Pamparato che gestiscono il feudo sia sotto i Gonzaga che sotto i Savoia. La storia del paese segue quindi il percorso del Regno di Savoia e poi dello stato italiano. Dalla seconda metà dell’Ottocento registra una fase di sviluppo, legato al commercio tra l’Acquese e la costa savonese, sia su strada che poi con la costruzione della stazione ferroviaria: la popolazione passa da circa 750 abitanti nel 1861 a quasi 1.100 nel 1936, ma dal secondo dopoguerra l’emigrazione riduce progressivamente i residenti e la vitalità del paese, specie nella zona alta. Accanto all’attività agricola, legata alla vite, al bosco e all’allevamento, nel corso del ‘900 si sviluppa l’attività estrattiva e la fabbricazione dei mattoni nella fornace di Montechiaro Piana.
Oltre al borgo alto, di particolare interesse per la struttura medioevale, sono da segnalare le opere presenti nella chiesa parrocchiale dedicata a san Giorgio, la chiesa-oratorio dei Battuti (ora museo di contadinerie). Nella Piana accanto ai ruderi dell’antica pieve a inizio ‘900 è stata costruita la chiesa dedicata a sant’Anna.
Legate a Montechiaro sono le figure di artisti come Eso Peluzzi e Alberto Caffassi, l’opera storico-memoriale del partigiano-maestro Pietro Reverdito, la poesia dialettale di Giampiero Nani.
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materiali su PERCON relativi a Montechiaro d'Acqui
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risorse e collegamenti esterni
Numerosi gli studi e i riferimenti dedicati al paese e al suo territorio, tra cui
- P.Piana Toniolo, Montechiaro d’Acqui : le sue chiese, la sua gente. Una microstoria esemplare, in “Rivista di storia arte archeologia per le province di Alessandria e Asti”, CXXV, 2016
- Listorie ed zent ogn. Muncior, “Quaderni Montechiaresi”, n.1, s.l., 1999
- V.Ravera, La Pieve di Montechiaro-Denice con la nuova chiesa di s.Anna, 1941
- A.Arata, L’incastellamento in Val Bormida, Acqui T., 2000
- P. Reverdito, La giusta parte 1933/1945. Percezioni dirette e testimonianze, Acqui T., EIG, 2010; Il mio tempo. Il partigiano Padrìn racconta …, Trento, 2015; Per esserci. 40 anni tra scuola e società, Trento, 2022
- M. Levo, Montechiaro nella storia, in https://aleramoemonferrato.it/category/luoghi/montechiaro-dacqui/
- Rosanna Patrizia GiacoiaMONTECHIARO D’ ACQUI, UN EPISODIO DI INSORGENZA ANTIFRANCESE E ALTRE VICENDE.
- Sito ufficiale del Comune di Montechiaro
- la pagina su Wikipedia