CALAMANDRANA
cenni essenziali:
Calamandrana (Calamandran-a in piemontese) è un comune di 1662 abitanti della provincia di Asti. Il paese si estende su una superficie di 12,79 km². E’ sindaca Giuseppina Lovisolo, v.sindaca M.Pia Dimatteo.
Il territorio comprende diversi nuclei abitati, riferiti a due zone, Calamandrana Alta (di più antico insediamento) e Calamandrana Bassa, legata allo sviluppo delle comunicazioni in pianura tra Nizza e Canelli (strada e ferrovia).
L’economia della zona è legata soprattutto alla produzione viticola ed enologica, con numerose aziende specializzate, specie nella parte collinare. Altre imprese operano nell’indotto enologico, nella meccanica, nei servizi.
Le prime tracce dell’abitato di Calamandrana si possono riferire al XII secolo, anche se l’area era probabilmente già abitata in epoca romana. Le alterne vicende del castello (più volte distrutto e ricostruito) fin dal XIII secolo ne segnalano il ruolo strategico. Dopo il passaggio sotto i Marchesi del Monferrato il paese registra diversi feudatari per passare poi alla famiglia Asinari. Durante il dominio dei Gonzaga sul Marchesato, Calamandrana è infeudata al Marchese Piccolomini e poi al conte Quinciani. Alla fine del XVII il conte Cordara, originario del luogo, consolida e amplia il castello (che sarà danneggiato dal terremoto del 1886). Dall’inizio del Settecento con il passaggio ai Savoia inizia una nuova fase della vita del paese, che seguono le vicende politiche del regno sabaudo. Con la concessione dello Statuto Albertino, il comune di Calamandrana rientra nel collegio elettorale di Nizza. Dal periodo unitario il paese registra una sensibile crescita demografica (passa da 1.800 a quasi 2.700 abitanti tra il 1861 ed il 1911). Segue un rapido declino (nel 1971 i residenti sono dimezzati rispetto a inizio secolo), seguito da una parziale ripresa nel nuovo millennio. Durante la 2° guerra mondiale la zona venne coinvolta nella lotta di resistenza e subì rastrellamenti e scontri tra nazifascisti e partigiani.
Importanti le costruzioni religiose: la più antica “San Giovanni delle Conche” in frazione Valle san Giovanni risale al periodo romanico; nella zona di Calamandrana Alta si trovano la chiesa di san Sebastiano (che risale al Settecento, come oratorio della locale Confraternita) e quella dedicata alla “Immacolata Concezione”, di origini barocche prima oratorio collegato al castello, alla Confraternita dei Disciplinati e poi parrocchiale. Con lo sviluppo della parte bassa del paese, nei primi anni ’50 del Novecento viene costruita la chiesa dedicata al Sacro Cuore, con l’istituzione della nuova parrocchia di Calamandrana Bassa.
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